Scrittore danese. Rappresentante del Naturalismo danese, pubblicò
racconti e romanzi sul mondo contadino ritratto nei suoi aspetti più
crudi e realistici:
Ali tarpate (1881),
Immagini paesane (1883).
Lasciata verso il 1892 la campagna dove abitava,
P. si trasferì a
Copenaghen, dove scrisse
La terra promessa (1892) e
Piero il fortunato
(1898-1904). Amarezza e pessimismo traspaiono dai romanzi
Il regno dei
morti (1912-16) e
Il paradiso dell'uomo (1927), rivolti contro ogni
forma di radicalismo politico. Autobiografiche sono le
Memorie (1933-40).
Nel 1917 gli fu assegnato il premio Nobel ex aequo con K. Gjellerup (Fredericia
1857 - Copenaghen 1943).